Formare e formarsi con la propria equipe, è il primo passo verso un marketing di successo
Dott.ssa Antonia Nappi
Osservando dall’interno il lavoro dell’odontoiatra, dall’ apertura dello studio alla gestione dello stesso, mi sono resa conto dell’importanza della sua formazione extraclinica. In quanto, questa professione, non è più il mero esercizio della clinica, ma è ormai una vera e propria gestione aziendale, che oltre all’aspetto puramente clinico del paziente deve districarsi fra oneri burocratici, strutturali, amministrativi, e gestionali . Pertanto lo studio ha bisogno di arricchirsi di nuove competenze che gli permettano di gestire con i minori rischi possibili l’attività aziendale, e potersi così occupare della gestione clinica con maggiore efficienza e meno preoccupazioni.
Nell’istante in cui l’odontoiatra decide di aprire uno studio, o semplicemente decide di esercitare la sua professione, si aprono dinnanzi a lui, una serie di questioni alle quali dovrà dare una risposta.
Le questioni sono tutte importanti e vanno tutte gestite, in quanto se all’inizio non presenteranno un grande problema con il passare del tempo potrebbero diventare delle vere e proprie grane da dover risolvere.
Durante la mia esperienza maturata con un costante contatto con il mondo dell’odontoaitria, mi sono resa conto dell’importanza di delegare i vari compiti in base alle competenze, ma per poter delegare bisogna conoscere o almeno capire quello che ci occorre. Quindi è utile che l’odontoiatra si formi e si informi adeguatamente, così che la strada del proprio operato lavorativo possa in qualche modo presentarsi quanto più agevole possibile.
Al di là delle figure professionali (commercialista, ingegnere, architetto, informatico….) che sono necessarie allo studio per l’apertura e per i vari controlli fiscali-commerciali e tecnici-strutturali, quello che serve all’odontoiatra è un equipe fissa e competente in grado di svolgere al meglio l’attività, attraverso protocolli precedentemente stabiliti con lo staff, che agevolano la gestione clinica ed extraclinica dello studio. Non ha senso limitarsi ad assumere la persona che riteniamo di fiducia, perchè semplicemente di famiglia o perchè ci viene proposta e o garantita da altri, oggi il nostro personale deve essere qualificato e formato, prima che acceda ai nostri protocolli lavorativi, deve poter passare da una fase di training per poter essere inserita al meglio nei ritmi lavorativi dello studio.
Lo scopo di ricevere una formazione rivolta alla gestione dello studio è quello di:
•migliorare il rapporto odontoiatra -paziente,
•migliorare il rapporto odontoiatra-assistente,
•migliorare il rapporto odontoiatra-finanza,
•migliorare il rapporto odontoiatra-asl e altri organi di controllo.
Per questo motivo la Formazione del personale è un punto fondamentale verso il quale l’odontoiatra non deve risparmiare, un’equipe formata significa gestire lo studio a 360°, e migliorare la qualità del tempo che si trascorre nello studio.
“I soldi non danno la felicità. Ma la felicità può portare soldi. Almeno così pensa un’indagine realizzata dalla Gallup Organization su 4 milioni di lavoratori americani, intitolata “How Full Is Your Bucket? Positive Strategies for Work and Life”,
la ricerca ha scoperto che lo scorso anno il 65 per cento dei dipendenti intervistati non si è sentito adeguatamente riconosciuto nel proprio lavoro. Questa sensazione sarebbe costata all’economia statunitense 300 miliardi di dollari in produttività.Vi starete chiedendo che centriamo noi con questa ricerca, noi mica produciamo un prodotto.
In realtà voi producete qualcosa, il vostro prodotto è uno dei più delicati e complicati che il mercato possa offrire la salute, quindi anche voi dovete iniziare a sentirvi una azienda che produce, questo passo è fondamentale in quanto vi consente di uscire per un’ attimo dal ruolo meramente clinico a cui siete abituati.
Fino a qualche anno fa, quando si voleva migliorare la propria attività lavorativa la prima cosa era investire nelle nuove tecnologie, creare ambienti di lavoro sempre più efficienti e tecnologicamente avanzati, aver un ambiente che richiami il lusso o quantomeno che urli innovazione, oggi si è arrivati alla conclusione che il miglior investimento da fare oltre a quello tecnologico e strutturale è la formazione del personale. Infatti, il buon funzionamento di uno studio, equivale al “buon funzionamento” degli individui che lo compongono, pensare di produrre un qualsiasi bene di consumo, senza pensare a chi lo produce è una strategia di mercato poco vincente. Per questo motivo oggi, il mondo del lavoro richiede una maggiore attenzione alla persona e al suo sviluppo professionale e di competenze.
Il tempo lavorativo è diventato frenetico e altamente stressante e spesso ricopre il più del 50% della vita dell’individuo, pensare quindi ad una formazione personalizzata costruita sull’individuo e con l’individuo, il cui scopo è quello di migliorare la sua performance lavorativa, ci restituirà:
a. l’abbassamento del livello di stress correlato al lavoro,
b. e l’ottimizzazione dei tempi lavorativi.
Investire nella formazione del proprio personale, significa creare uno studio capace di rispondere alle nuove esigenze del mondo del lavoro, non è la quantità di tempo che dedichiamo al lavoro a generare soldi ma bensì la qualità.
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